Geneve Marathon for Unicef 2012
Al terzo “assalto” in 6
settimane, finalmente è arrivato un tempo decoroso, abbastanza coerente con i
tempi delle mezza. Maratona di Ginevra, 6 maggio 2012, conclusa in 3h:23’:23”. Dopo l’aria insalubre di
Ravena e dopo le polveri sottili a Milano, finalmente l’aria pulita della
Svizzera ci ha accompagnato al traguardo di questa edizione della Geneve
Marathon for Unicef.
Si riparte da Luca e Davide, quelli della maratona di
Chicago. Sono sempre alla ricerca di una maratona e sono alla ricerca del
personale. Nel dopo Parigi/Milano del 15 aprile, individuano Ginevra come meta
ottimale per un nuovo tentativo. Pressione discreta ma tenace, fino ad ottenere
anche la mia partecipazione, troppo simpatici per non frequentarli.
Nel giro di poche ore siamo iscritti. Partenza sabato
mattina, ritiro del pettorale nel primo pomeriggio, visita minimalista alla
città, appena prima del diluvio e riposo pre gara.
La domenica arriva in fretta e la partenza della gara è
fissata con tempi Svizzeri alle 8:30 del mattino. Le previsioni meteo sono
italiane e per fortuna sbagliate, non pioverà e nei km finali ci sarà anche un sole
caldo.
Il percorso è tutto una sorpresa. Ci si sposta in periferia
della città e si attraversa un grande altipiano tutto coltivato a colza e
grano. Per gli occhi è uno spettacolo. La colza colora di giallo rettangoli immensi, alternati a rettangoli verdissimi. La
luce è quella polarizzata del dopo temporale e nel cielo le ultime nuvole dense
faticano a contenere il blu e il sole che dall’alto si fanno strada.
Il percorso, in questo incanto, non è mai noioso, così come
non è mai pianeggiante, contrassegnato da continui saliscendi, dall’inizio alla
fine, che lo rendono faticoso per i maratoneti abituati alla pianura. Per me
questo percorso ondulato è una fortuna, mi aiuta a cambiare ritmo, a distendere
la “falcata”, a correre con maggiore scioltezza.
Nella mente la frase di Antonio che sono solo 42 e anche un
conteggio alla rovescia che funzionava in modo incredibilmente positivo: mi
ritrovo con pensieri non forzati del tipo sono già a metà, sono già a trenta,
manca poco ed è già finita. I ristori erano collocati con scansioni
imprevedibili e questo mi ha creato qualche problema nel finale ma
complessivamente, pur cedendo qualcosa, nell’ultimo tratto, sono riuscito a
fare una buona volata e a tagliare il traguardo con un meritato personale. Era ora!! Personale anche per Luca e
personale rimandato per Davide, che probabilmente a quest’ora sta già cercando
la prossima.
La maratona è stata vinta dall’etiope Anglais in 2h 19 min 25 sec.
Dal traguardo agli spogliatoi, un po’ lontani, ho visto tutti voi, in particolare i compagni di allenamento che
hanno sopportato i miei “fallimenti” precedenti riuscendo a vedere, più di me, le mie potenzialità; ho visto alcuni amici
della nostra squadra e del blog; ho visto alcune persone che in Italia
aspettavano questa notizia, pur essendo lontane dalla corsa. Grazie infinite a
tutti e naturalmente grazie a Luca e Davide.
Tarcisio
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