lunedì 14 novembre 2011

13 NOVEMBRE 2011 & "IL MAGAZZINO DEI DESIDERI" DI TARCISIO...


Passo Gavia 13 novembre 2011

Passo Gavia, negato, in questa bellissima giornata di novembre 2011. Il magazzino dei desideri,  non è mai vuoto e da molti mesi il led della salita in Gavia lampeggiava in ogni occasione. Gli allenamenti e gli appuntamenti podistici ufficiali, sono generalmente riusciti a tenere a bada questo desiderio e ad addormentalo con la promessa di essere più considerato nel prossimo anno. Il sole di questi ultimi giorni però, lo ha colpito in modo inaspettato negli occhi, ridestandolo più capriccioso del solito. Con queste belle giornate era impossibile raccontargliela e rimandare tutto a tempi migliori, tanto valeva accompagnalo sulla sua strada. Lo spettacolo comincia dal basso. La strada asfaltata è interamente ricoperta da aghi di larici color arancio scuro, a formare un tappeto naturale morbido e fiabesco. Il sole riscalda la salita e polarizza il cielo in un azzurro intenso e saturo. La spinta non è difficile e le pedalate sono regolari, è già prossima la prima tappa, la galleria oltre la quale non vedi molto, ma intuisci bene il traguardo finale. Proprio lì si affacciano chiare le parole di Valter S. “dopo la galleria ti sembrerà finita ma non sarà così”  provi ad ignorale e spingi, sei sereno, stai bene, sei ben disposto a questa prova che hai cercato. Subito fuori dalla galleria un segnale evidente, chiaro, di cosa dovrai affrontare, ma ovviamente non sei pronto a coglierlo. Lo ignori, lo trascuri, lo superi, senza considerazione alcuna. Sei a due km dal passo, speri che al tornante successivo la situazione cambi, forse con una diversa esposizione, le cose si sistemano. Sei ad un km dal passo e capisci che può solo peggiorare. Parcheggi la bici. Ti rendi conto che spingerla “sopra”  25 cm di neve è troppo difficile. Ti ricordi che sei un podista e 1000 mt a piedi ti fanno ridere. Provi a ripartire deciso, immerso in uno scenario spettacolare. A 500 mt circa, riconoscere la strada è difficile, quasi impossibile. I piedi affondano in una neve bellissima,  segnata solo  dalle orme di alcuni piccoli animali. Alcuni attimi per ammirare il paesaggio sono sufficienti per vivere la sensazione di essere riuscito nell’impresa di salire una bellissima strada ma contemporaneamente la sensazione piacevole che quei pochi metri mancanti al traguardo terranno acceso il led nel magazzino dei desideri. Vivi al tempo stesso la soddisfazione di essere arrivato e il desiderio di riprovarci in un altro momento. Niente di meglio per fermarsi e girarsi verso valle. La discesa è da sogno. Prima il saluto di un branco di camosci, e poi, a strada tutta libera, giù, a velocità illimitata, fino al parcheggio. Meno di tre ore tra salita, foto e discesa, ma una gran bella giornata.
Tarcisio.
          

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