Bella
trasferta nel profondo nord per una mezza maratona da ricordare.
Preparazione “turistica” e mobilitazione degne di una vera e propria maratona, anche se la tensione non era proprio quella della classe regina, quella della paura dei 42,195 km.In ogni caso l’occasione era di quelle da prendere al volo, prima del dissolversi nei sogni. Walter F. ha proposto l’idea e noi abbiamo accolto sull’onda di un desiderio esplorativo. Arriva il giorno e poche ore dopo aver lasciato l’aeroporto di Orio atterriamo in un’altra dimensione, nella dimensione della fiaba. Cinta muraria, torri, tetti a spioventi ripidi, pavimenti di pietra, gradini e colori fanno scorrere nelle mente le più belle fiabe nordiche, quelle leggere, quelle senza streghe, quelle delle fantasie colorate e più che in una città ci si sente in una scenografia magica.Nucleo medievale ben conservato e ben recuperato con una grande e accettabile eccezione, la cattedrale ortodossa di Alessandro Nevskij, da dominazione zarista russa. Il centro storico di Tallin è, meritatamente, patrimonio dell’Unesco. La capitale più vicina, a due sole ore di traghetto, è Helsinki, capitale del paese con la miglior qualità della vita del mondo. Forse è vero, è più città di Tallin, presenta stimoli culturalmente interessanti, ma Tallin vince nel senso affettivo ed è più accessibile nel senso economico.Sempre a Tallin, e da non perdere, il museo d’arte di Kumu, vero gioiello di architettura moderna.Quasi senza sosta, tra una curiosità e l’altra, si arriva alla grande giornata della maratona. Si comincia da Claudio, parte per la Maratona. Il percorso è in gran esterno alla città: si sviluppa principalmente in riva al mare, con andatura pianeggiante e gradevole e con piccola parte nel centro città breve ma suggestiva. Arrivo in discesa, piacevolissimo.Claudio è infortunato, fa tutto il possibile, ma non riesce a percorrere per intero il tragitto previsto e si deve ritirare. Peccato perché la sua resistenza è invidiabile. E’ dispiaciuto ma anche sereno, ci teneva moltissimo, ma sa che non è l’ultima.I mezzi maratoneti sono più rilassati, a tratti anche baldanzosi, in particolare negli allenamenti. Giovanni sta bene, corre bene, sembra non sentire la fatica, avvicina il suo personale ma non lo ritocca, per poco. Tarci deve superare Walter ed è difficile quando si conosce la storia atletica del Presidente, sembra una scorrettezza approfittare dell’infortunio per il sorpasso ma Walter teme di peggiorare e preferisce una corsa prudente così si salutano e mantengono due andature diverse fino al traguardo. Tarci arriva bene, ma ancora una volta tardi; Walter arriva bene e ben conservato. Poco dopo Giuseppe, un po’ arretrato per le sue potenzialità, ma anche lui sereno e contento, sa bene che può fare meglio ma per oggi va bene così.Si chiude una bella gara e resta un pomeriggio di sole splendido per preziosi fotogrammi che arricchiscono il nostro album e il nostro ritorno ad Orio e alla realtà. Tarcisio S.
Preparazione “turistica” e mobilitazione degne di una vera e propria maratona, anche se la tensione non era proprio quella della classe regina, quella della paura dei 42,195 km.In ogni caso l’occasione era di quelle da prendere al volo, prima del dissolversi nei sogni. Walter F. ha proposto l’idea e noi abbiamo accolto sull’onda di un desiderio esplorativo. Arriva il giorno e poche ore dopo aver lasciato l’aeroporto di Orio atterriamo in un’altra dimensione, nella dimensione della fiaba. Cinta muraria, torri, tetti a spioventi ripidi, pavimenti di pietra, gradini e colori fanno scorrere nelle mente le più belle fiabe nordiche, quelle leggere, quelle senza streghe, quelle delle fantasie colorate e più che in una città ci si sente in una scenografia magica.Nucleo medievale ben conservato e ben recuperato con una grande e accettabile eccezione, la cattedrale ortodossa di Alessandro Nevskij, da dominazione zarista russa. Il centro storico di Tallin è, meritatamente, patrimonio dell’Unesco. La capitale più vicina, a due sole ore di traghetto, è Helsinki, capitale del paese con la miglior qualità della vita del mondo. Forse è vero, è più città di Tallin, presenta stimoli culturalmente interessanti, ma Tallin vince nel senso affettivo ed è più accessibile nel senso economico.Sempre a Tallin, e da non perdere, il museo d’arte di Kumu, vero gioiello di architettura moderna.Quasi senza sosta, tra una curiosità e l’altra, si arriva alla grande giornata della maratona. Si comincia da Claudio, parte per la Maratona. Il percorso è in gran esterno alla città: si sviluppa principalmente in riva al mare, con andatura pianeggiante e gradevole e con piccola parte nel centro città breve ma suggestiva. Arrivo in discesa, piacevolissimo.Claudio è infortunato, fa tutto il possibile, ma non riesce a percorrere per intero il tragitto previsto e si deve ritirare. Peccato perché la sua resistenza è invidiabile. E’ dispiaciuto ma anche sereno, ci teneva moltissimo, ma sa che non è l’ultima.I mezzi maratoneti sono più rilassati, a tratti anche baldanzosi, in particolare negli allenamenti. Giovanni sta bene, corre bene, sembra non sentire la fatica, avvicina il suo personale ma non lo ritocca, per poco. Tarci deve superare Walter ed è difficile quando si conosce la storia atletica del Presidente, sembra una scorrettezza approfittare dell’infortunio per il sorpasso ma Walter teme di peggiorare e preferisce una corsa prudente così si salutano e mantengono due andature diverse fino al traguardo. Tarci arriva bene, ma ancora una volta tardi; Walter arriva bene e ben conservato. Poco dopo Giuseppe, un po’ arretrato per le sue potenzialità, ma anche lui sereno e contento, sa bene che può fare meglio ma per oggi va bene così.Si chiude una bella gara e resta un pomeriggio di sole splendido per preziosi fotogrammi che arricchiscono il nostro album e il nostro ritorno ad Orio e alla realtà. Tarcisio S.
TALLINA MARATHON 2014
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ATLETA
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TEMPO
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POS.CAT.
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ALDI GIOVANNI |
01:26:00
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14°
|
SARTORI TARCISIO |
01:35:29
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9°
|
FREROTTI VALTER |
01:37:31
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5°
|
GIACOBBE GIUSEPPE |
01:38:10
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46°
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