Milano Marathon Milano city marathon 2014: quando anche esserci è un traguardo.
Anche quest’anno la maratona di Milano ha richiamato due nostri runners: Antonio con obiettivi di conferma del personale dello scorso anno e Tarci con obiettivi minimi di ripresa.
La giornata splendida ha regalato un pre-gara finalmente facile da gestire e ha confermato che la maratona di Milano è una bella maratona. Il percorso si snoda veloce sui alcuni dei viali più belli di una città in fermento per i preparativi dell’expo ma in gran parte appiedata per la maratona. Ottima appare l’abbinata alla staffetta perché quest’ultima richiama moltissime squadre e moltissimi tifosi. Le lunghe aree del cambio risultano piacevolmente affollate e rappresentano un piacevole diversivo mentale per i maratoneti.
Antonio è convito e deciso come al suo solito, parte bene, subisce un antipatico inconveniente, perde secondi preziose e soprattutto perde la concentrazione. Dopo il trentesimo chilometro deve fare i conti con una fatica inaspettate che raramente ha sperimentato, subisce un secondo rallentamento e il resto lo fa la testa che, perso l’obiettivo, si rifiuta di spingere al massimo le gambe al massimo. Finisce con un ottimo 3,06 h, a qualche minuto dal personale, ma sempre in prima fascia.
Tarci parte con l’obiettivo di finire tra le 3: 37 e le 3:40. Corre tranquillo, battiti sempre sotto controllo, sembra tutto facile ma la maratona è la maratona e non è una corsa qualsiasi. Cosi anche se curi tutto in gara, non puoi prescindere dagli allenamenti. Già, gli allenamenti, se poco curati nella corsa creano alcuni rallentamenti ma se poco curati nella regina delle corse, si rimane a secco e il ritardo si accumula in decine di minuti. Finisce al limite delle 4 ore. Nel corso dei km deve farsene una ragione e sa bene che non poteva essere diverso da così, non ci sono attenuanti, non si improvvisa una corsa cosi complessa. E così finisce contento, arrivare al traguardo è già un successo. Le gambe stano bene, tutto il resto anche, inevitabile se ad un certo punto diventi passeggiatore domenicale perché non puoi fare diversamente.
Si torna contenti, ci si porta una bella maratona, anche con i suoi errori, una bella maglia ben abbinata ad una bellissima medaglia e soprattutto si porta la voglia di riprovarci. Chissà come, dove e quando ma il desiderio è vivo.
Bravo Antonio e un caro saluto ad Edoardo.
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domenica 6 aprile 2014
Milano Marathon & Villaggio Sereno & Maratonina dei Dogi
Milano Marathon
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